lunedì 13 ottobre 2014

Allievi: ACOS-Oriens 4-0


Aspettando che "sbolla" del tutto il nervoso che ho accumulato domenica mattina, oggi (lunedì) provo a fare un breve commento alla partita. Rientro in panchina dopo aver scontato la squalifica e subito subiamo gol su un "clamoroso" fuorigioco non visto. I ragazzi si lamentano ed io, per cercare di calmarli e stemperare gli animi, li richiamo dicendogli che se l'arbitro non vede, non fischia. Purtroppo il direttore di gara interpreta male queste mie frasi, mi si avvicina e mi dice: "Il mio operato lei non lo giudica, nemmeno con i ragazzi. Alla prossima è fuori". Da lì nemmeno una parola, credetemi: zitto e muto come un pesce.
La partita la giochiamo su un campo in erba molto grande. Gli avversari sono ben preparati e corrono più di noi: recuperano la palla e ripartono velocemente, mettendoci in difficoltà. Da qui gli errori tecnici che ci fanno subire altri gol. Detto del primo, il 2° deriva da una grave incomprensione tra difensore e portiere: non si capiscono e, sul rinvio del difensore, la palla sbatte sull'attaccante e finisce in porta. Il 3° gol arriva per un tiro da fuori. In questa occasione il portiere, che ci salva da molti altri possibili gol con interventi prodigiosi, qui ci mette del suo... pazienza, sono cose che succedono. E cosi  finisce 1° tempo.

I cambi del 2° tempo migliorano la squadra sotto l'aspetto fisico ed atletico: ce la giochiamo alla pari e non creiamo parecchie occasioni da gol. Tuttavia loro sono più aggressivi e tecnici. 
La nostra poca attenzione su un calcio d'angolo ci fa subire il 4° gol. Da notare che tutti i gol subiti derivano sempre da una ribattuta di un nostro giocatore o sulla parata del nostro portiere, e mai da tiri diretti in porta.
Che dire... per crescere bisogna giocare e questo a volte non dà quanto molti richiedono (la vittoria). Per noi "vincere" ieri è stato aver giocato in 18 e vedere poi negli spogliatoi ragazzi tristi per non aver dato il meglio, ma felici poi di essere consolati.
L'occasione per rifarci c'è subito: domenica c'è il derby.

Un grazie ai ragazzi che ci danno quanto hanno, piangere non è un bel segno, ma questo è la garanzia che siete tutti consapevoli di dare il meglio di voi. Sbagliare è una normalità, riconoscerlo e da veri uomini. Bravi.
Il mister

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