venerdì 5 dicembre 2014

Non aver paura di tirare un calcio di rigore


Per la nostra rubrica "Un libro al mese", oggi vi segnaliamo Non aver paura di tirare un calcio di rigore, scritto da Antonio Cabrini, con prefazione di Cesare Prandelli. 
Nato a Cremona, il Bell'Antonio a 16 anni fa il suo esordio proprio nella sua cità matale, con la maglia della Cremonese in serie C. Acquistato dall'Atalanta, che subito ne intuisce l'enorme potenziale, disputa un ottimo campionato di serie B con i bergamaschi, mettendosi in mostra e facendosi così notare dalla Juventus che l'anno dopo lo acquista.
Quando arriva alla Juve Antonio Cabrini ha 19 anni e il tocco del fuoriclasse. È l'inizio di una grande avventura e di un grandissimo impegno che non è più venuto meno. Protagonista di grande spessore e simbolo di un calcio pulito, Cabrini sceglie undici parole (passione, gioco, talento, fatica, ascolto, istinto, paura, tenacia, mentalità, lealtà, stile) per raccontare un certo modo di essere sportivi, e italiani, in un mondo in crisi. Il risultato è un libro divertente, divertito e un po' controcorrente, che ha la ruvida schiettezza del suo autore, la stoffa del campione e la tenerezza di chi sa quanta fatica costi prendere la vita per le corna a mani nude.

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