domenica 9 novembre 2014

Seconda categoria: l'Oriens affonda a Inzago

09-11-2014:  Seconda Categoria Girone S  (10° giornata ) 

Inzago -  Oriens    3 - 0

Marcatori : 4’ st Paroni, 20’ st Sardi, 33’ st Ciriello.  

Inzago:  Fumagalli, Lallo (37’ st Svyshch), Taramelli, Sardi (30’ st Buratti), Kouadio, Casanova, Paroni, Archidi, Modena (41’ st La Torre), Beretta, Cirelli. A disposizione:  Tufano, Invernizzi, Nardi, Perego.
 All. Sartirana.

Oriens: Provenzi,  Motta, Spada, Valdani, Osio (25’ st Magni), Otelli, Rubbi, Marcandalli, Rota (20’ st Del Prato), Viscardi, Caiazza. A disposizione: Colle Fontana, Singh, Gerenzani, Mazzoleni, Ortelli. All. Rota.

Arbitro: Schepis di Seregno.     

Ammoniti:  Spada, Caiazza, Otelli per l’Oriens;  Sardi, Archidi,  Kouadio per l’Inzago  

Espulso: Caiazza (O) al 31’ st       

Note:  angoli 3–1 per l’ Inzago; recupero 2’ + 5’; giornata coperta; terreno molto allentato

Inzago. Mamma mia, che botta ! L’Oriens è rimasta con testa e gambe al vittorioso derby di domenica scorsa ed oggi non è praticamente scesa in campo ad Inzago. Vittoria limpida dei padroni di casa e punteggio che poteva addirittura assumere proporzioni più negative per i nostri. Siamo ad un terzo di campionato e la terza sconfitta subita non depone certo a favore delle ambizioni gialloverdi anche perché, la davanti, la Fulgor ha calzato gli stivali delle sette leghe (sette come i punti di distacco che ora ci sono fra le due compagini) e se ne sta andando.

E’ una di quelle giornate in cui si vede tutto nero e si corre il rischio di buttare il bambino insieme all’acqua sporca. L’ottimista potrebbe giustamente far notare che l’Oriens è pur sempre seconda in classifica; il pessimista nota, con altrettanti argomenti a suo favore, che oggi la squadra ha subito in 30’ quasi lo stesso numero di gol subiti finora in 9 partite (4), che ha tirato in porta si e no un paio di volte e che, quasi mai, ha dato la sensazione di prendere in mano la gara. Speriamo si sia trattato della classica giornata nera anche se l’espulsione di Caiazza (non ci siamo fatti mancare proprio niente…) è grave anche in prospettiva perché, perdurando l’assenza dell’infortunato Scotti, priverà Rota di pedine importanti nel reparto offensivo.


 Cronaca. Squadra che vince non si tocca, recita un vecchio adagio. Rota conferma la validità del detto e fa il copia-incolla con la formazione del derby. Si gioca su un terreno molto allentato contro una formazione specialista in pareggi (5) ma che risulta essere, dopo la Fulgor, la meno battuta del torneo (1 solo ko).

La partenza è tutta biancorossa, triste presagio di quanto capiterà in seguito. Già al 3’ Modena aggira Provenzi  ma poi si allarga troppo, scivola, ed il possibile tiro-gol scade ad innocuo assist non raccolto dai compagni. Al 5’ altra ghiotta occasione per i locali con Paroni che riceve in area ed inspiegabilmente, tutto solo, cerca l’appoggio ad un compagno anziché concludere in porta . Viscardi prova a suonare la sveglia ma la sua palla è intelligente ma anche fuori misura per lo scatto di Caiazza.

L’Inzago non si fa per nulla intimorire e scheggia la traversa con una conclusione di Sardi al 10’. Il match si fa più equilibrato; i padroni di casa sembrano calmarsi un po’ mentre l’Oriens trova una disposizione in campo meno passiva.  Caiazza spara da lontano ma Fumagalli blocca in due tempi. Al 18’ la chance migliore per i gialloverdi. E’ Viscardi ad andare via in azione personale ed a cercare il tiro a giro. La palla esce però dai pali inzaghesi.

Provenzi esce ben fuori dall’area al 25’ per bloccare gli avversari, riuscendovi. Un minuto dopo rimpalli e rimbalzi in area brembatese mettono qualche preoccupazione ma l’azione sfuma. Al 32’ angolo di Rubbi e colpo di testa di Marcandalli che esce sul fondo. Al 36’ Osio trova la giocata di tacco e la successiva palla no-look per Marcandalli che però tarda a concludere, permettendo il provvidenziale intervento di Taramelli.  I minuti finali del primo tempo offrono poco o nulla in fatto di gioco ed emozioni.

La ripresa inizia invece sotto i peggiori auspici. Valdani (fra i migliori fino a quel momento) esce dall’area palla al piede ma poi tocca male mettendo in difficoltà i compagni del centrocampo. Risultato: palla intercettata e messa in avanti con rapidità dall’Inzago. Paroni si infila in area e fredda Provenzi in disperata uscita.

Ci sarebbe tutto il tempo per recuperare se in campo ci fosse però l’Oriens e non una copia sbiadita. Al 9’ episodio dubbio. In area dell’Inzago Lallo e Caiazza si contendono la sfera. L’attaccante forse spinge il difensore che cade a terra e ferma la palla con la mano. Delle due, l’una: o è fallo di Caiazza o è rigore. L’arbitro fa il Ponzio Pilato e non fischia nulla. Al 15’ Osio calcia una punizione dal limite ma la mira non è quella dei giorni migliori. Qui finisce la partita della squadra di Rota. I trenta minuti finali sono solo di marca biancorossa.

Inizia Sardi al 17’. Il suo errore da centro area sembra un segno favorevole del destino ma, invece, è solo una sentenza sadicamente rinviata. Al 20’, infatti, lo stesso giocatore riceve palla sulla tre quarti, avanza e spara un missile che tocca terra davanti a Provenzi per poi superarlo. L’Oriens subisce nettamente il colpo e rischia ancora. Prima Rubbi salva su Archidi poi l’arbitro non vede un fallo di mano in area di Marcandalli pareggiando (almeno quello) il conto dei torti per le due squadre.

Esce Osio, zoppicante, per Magni. Staffetta fra i giovani Rota e Del Prato. Al 31’ Caiazza, già ammonito, ha un diverbio in area con un avversario. Fallo o qualche parola di troppo? Questione di lana caprina; quello che conta è il rosso diretto che lo fa accomodare negli spogliatoi. L’Inzago sfrutta al meglio l’uomo in più e confeziona un’azione corale al 33’ che porta alla terza marcatura di Ciriello con un tiro appena dentro l’area.

Cala il sipario sulla mesta recita dei nostri ragazzi. Resta poco da raccontare se non un’ultima occasione d’oro fallita dai biancorossi nei minuti di recupero. L’eterno Archidi (ma quanti anni ha ?) offre una palla al bacio per la corsa di Paroni che si beve mezzo campo ma poi sbaglia la misura del tiro in diagonale. Ma per oggi basta e avanza pure.      

E’ tutto, alla prossima


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