domenica 18 gennaio 2015

Seconda categoria: Oriens, due punti sprecati

18-01-2015:  Seconda Categoria Girone S  (2° giornata ritorno) 

Suisio - Oriens    0 - 0


Suisio: A. Piazza, Bonetti, Galati (35’ st Donisetti), Monzani, Mi. Locatelli, Gravalini, Lego, N. Locatelli (32’ st Ma. Locatelli), Zenoni, M. Piazza, S. Plati (23’ st Panzeri). A disposizione: L. Plati, Previtali, Hadutadi, P. Locatelli. All. Tasca.

Oriens: Provenzi,  Agostinelli, Ortelli, Magni, Osio (38’ pt Otelli), Sangalli, Rubbi, Marcandalli, Scotti (40’ st Rota), Carrara, Moriggi. A disposizione: Colle Fontana, Allieri, Del Prato, Spada.
All. Rota.

Arbitro: Villarà di Monza.     

Ammoniti:   Magni e Marcandalli  per l’Oriens;  Zenoni, Mi. Locatelli, N. Locatelli e Lego per il Suisio        

Note:  angoli 5–4 per l’Oriens; recupero 1’ + 4’; giornata variabile; campo pesante ma perfettamente agibile

Suisio. L’Oriens torna dalla trasferta di Suisio con la convinzione di aver lasciato per strada due punti importanti. Non posso che concordare con questo stato d’animo. Non solo per il computo dei pali colpiti (2-1 per i gialloverdi), delle occasioni da gol e della supremazia territoriale ma anche per la differenza evidente fra la caratura delle due squadre.

Col rispetto che si deve ad un avversario che ha messo in campo ardore e grinta per limitare i danni dovuti ad un tasso tecnico inferiore la classifica parlava chiaro: 19 punti di differenza fra le due compagini e Suisio, penultimo, che aveva perso 6 delle ultime sette gare. Capite che il punticino conquistato serve sì ad allungare la striscia positiva dell’Oriens a sette gare utili consecutivi ma è una magra consolazione di fronte al fatto che il distacco dalla Fulgor, già pesantissimo, ora è addirittura in doppia cifra (11 punti). (anche se al momento in cui scrivo non ho ancora la conferma ufficiale).

Non mancano le attenuanti sotto forma di numerose assenze, come vedremo in cronaca, ma una squadra di rango partite come questa, di riffa o di raffa, le deve sempre portare a casa. Però per vincere si deve segnare; se non lo fai mastichi amaro, ottieni il primo 0-0 della stagione e, addirittura, rischi la beffa nei minuti finali.

Cronaca. Motta e Vierchowod sono squalificati. Valdani, Caiazza e Viscardi infortunati. La serie dei giocatori reclutati  per la gara ma non al meglio sembra un bollettino di guerra (Osio, Otelli, Carrara, Spada e forse dimentico qualcuno).


Soprattutto la difesa è da improvvisare con Magni, centravanti, che torna al vecchio ruolo di difensore centrale (è la prima volta che lo vedo giocare lì e mi sembra sia assolutamente il suo posto tanto da risultare, a mio avviso, il migliore in campo). Tridente offensivo con Carrara a destra, Scotti centrale e Moriggi sull’out di sinistra.

La partenza è confortante. Trenta secondi e Piazza mette in angolo un tentativo di Scotti; al 7’ Sangalli, in area, potrebbe usare il suo potente sinistro ma preferisce lo scambio e l’azione muore; al 12’ Scotti allarga per Rubbi che centra in area dove la difesa ribatte la conclusione di Carrara. Il Suisio mette il naso nella metà campo avversaria solo al 13’ ma non finalizza l’azione ben manovrata.

Al 23’ fermato Moriggi per off-side assolutamente inesistente visto che era stato liberato da un colpo di testa all’indietro di un avversario. Alta una girata di M. Piazza al 29’ cui replica l’Oriens con un pallone messo in area da Osio: il portiere esce in presa alta sulla testa di Carrara e Moriggi ben piazzati. Fuori una punizione di Sangalli al 36’ e poi Osio chiede il cambio per il riacutizzarsi del dolore che lo aveva tenuto fuori domenica scorsa. Al suo posto torna Otelli, certo non al meglio dopo una lunga assenza per infortunio. In una prima frazione di gioco da aggiudicare ai punti alla formazione ospite è tuttavia il Suisio a sfiorare il gol.

E’ il 39’ quando Monzani timbra la traversa con un tiro da fuori area. Confusione al 46’. Carrara va via in contropiede e, in area, appoggia per Moriggi a contatto col portiere. La palla balla sulla linea (o oltre ?); arriva un fischio arbitrale che qualcuno interpreta come concessione del gol. Si tratta invece di un fallo fischiato all’attaccante gialloverde.

Dopo l’intervallo l’Oriens confeziona la chance migliore. Scotti arriva nell’area piccola e tocca per Carrara; tiro ribattuto e sfera che arriva fra i piedi di Otelli che la addomestica e poi tira a botta sicura ma riesce a centrare in pieno il rassegnato Piazza.

Al 9’ Scotti pareggia il conto dei legni colpendo il montante alla destra del portiere su calcio di punizione. Due minuti dopo Carrara pretende troppo dai suoi mezzi e tira in situazione precaria quando Moriggi era libero in area. La fortuna non aiuta certo la squadra di Rota. E’ il 22’ quando un tiro di Otelli viene respinto casualmente; l’azione non è finita ma il gran tiro dai 25 metri di Marcandalli si inchioda sullo stesso palo colpito da Scotti.

La supremazia dell’ Oriens e la lucidità calano col passare dei minuti ma la penuria di giocatori ‘abili’ al 100 % in panchina fanno ritardare dei cambi che sembrerebbero opportuni. Polemiche nei confronti dell’arbitro da entrambe le sponde. Inizia il Suisio per un presunto fallo su M. Piazza in area e prosegue l’Oriens quando Lego colpisce Marcandalli con un fallo da dietro che poteva essere sanzionato col rosso invece del giallo.

Al 31’ Carrara sguscia sulla fascia e resiste ad un tentativo di trattenuta. Ci sarebbe Moriggi pronto a colpire da un metro ma un difensore ci metteva la pezza mettendo in angolo il traversone di Carrara. Il gol non arriva. Si confida nella cabala e nel ricordo dei gol nel recupero di domenica scorsa ma è il Suisio che nel finale fa venire qualche brivido.

Al 41’ fuorigioco di Panzeri su cui i tifosi di casa non sono concordi. A spegnere le polemiche arriva comunque la parata di Provenzi. Al 43’ Zenoni ha la palla-beffa in area e, da ottima posizione, calcia sopra la traversa. Ultimo sussulto al 4’ minuto di recupero. Da fallo laterale la palla arriva al neo-entrato Rota che tocca da sotto misura ma la palla rotola di poco sul fondo ed in contemporanea al fischio finale.

E’ tutto, alla prossima


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