venerdì 26 dicembre 2014

Seconda categoria: girone di andata ai raggi x


Campionato fermo in attesa della ripresa prevista per domenica 11-1-15 e possibilità di analizzarne il suo andamento dopo la conclusione del girone di andata.

Prima di passare alle cifre ed alle statistiche delle varie squadra lasciatemi tuttavia mandare, certo di interpretare la volontà di tutti i componenti della famiglia Oriens, un rispettoso ed affettuoso pensiero al Presidente Giorgio Romagnani per la perdita del padre.

Torniamo ai numeri ed al calcio giocato partendo dalla situazione in casa nostra. Secondo posto in classifica, trenta punti, nove vittorie, 3 pari ed altrettante sconfitte; 22 gol fatti ed 11 subiti. Le cifre sono queste e non si prestano a contestazioni. Diversi, e tutti rispettabili, sono invece i giudizi che si possono dare ed i commenti che si possono formulare.

E’ inutile tirarla troppo per le lunghe. La stagione è iniziata con la speranza concreta di poter vincere il campionato. La posizione in classifica è di tutto rispetto, nemmeno paragonabile con quella della stagione passata ma, nove punti dalla scatenata Fulgor Canonica sono tanti e quindi la soddisfazione per quanto fatto finora è contenuta.

C’è tutto un girone di ritorno da affrontare e nessuno ha intenzione di gettare la spugna prima del tempo. Lo ha dimostrato la società con l’ingaggio di tre nuovi giocatori giovani a colmare quella che mi ero già permesso di sottolineare come una delle carenze della squadra. Lo ha affermato mister Rota durante la cena sociale in cui ha dichiarato che mai e poi mai riterrà chiuso il discorso promozione fino a che la matematica lascerà degli spiragli. Lo hanno ribadito i giocatori; per cui avanti a tutta birra, uniti nella stessa direzione.

Io che faccio un altro mestiere continuo però a rigirarmi fra le mani i numeri e le classifiche e mi intristisco vedendo il -9. Tutto è possibile, per carità, e sarò il primo ad esultare se le cose andranno come tutti speriamo ma, mi pare evidente, la Fulgor ci deve dare una mano nel senso che se non rallenta la marcia mostruosa avuta finora non c’è trippa per gatti. A meno di puntare ad evitare il primo turno dei play-off distaccando gli attuali inseguitori che, non dimentichiamo, Capriate a parte, sono almeno a sette punti dai gialloverdi.

Dicevamo del cammino formidabile dei biancorossi di Canonica. Trentanove punti conquistati; solo il Cenate Sotto, con 40, ne ha ottenuti di più nei 13 gironi che vedono impegnate squadre bergamasche, dall’Eccellenza alla seconda categoria. E’ una delle poche imbattute insieme al Presezzo, alla Pradalunghese ed alla Calcense. Miglior attacco (36) e miglior difesa (6) del girone. Non aggiungo altro altrimenti mi sembra di essere il cronista della Fulgor !

Sono questi numeri tuttavia con cui fare i conti e che riducono un po’ gli indubbi meriti della squadra di Rota. Molti aspetti (e questo vale anche per le altre squadre) sono stati illustrati nel punto precedente ma vanno ribaditi. Seconda difesa migliore del campionato ma solamente il decimo attacco. Migliore squadra come rendimento casalingo (6 vittorie, un pari ed una sconfitta con 15 gol fatti e solo 4 subiti. Dove il rendimento è sotto le possibilità è fuori casa con 11 punti conquistati che ne fanno solo la decima squadra  e, soprattutto, solo 7 gol realizzati, il peggior attacco insieme al Suisio.
Chiaro che i confronti si fanno fra squadre che hanno giocato 8 gare in case e 7 fuori o viceversa ma la sostanza resta invariata. E’ lontano da Grignano che si deve cambiare passo.
Un’ultima annotazione: i due pareggi consecutivi contro Olimpic e Bellusco  hanno fatto allargare la forbice con la Fulgor e pensare ad una squadra in calo. Su questo mi permetto di dissentire. Gli undici punti ottenuti nelle ultime 5 gare (periodo più lungo di imbattibilità) sono migliori dei 10 conquistati nelle 5 gare iniziali e dei 9 delle cinque gare centrali. Ci ha detto male l’aver incontrato le due formazioni più in forma del momento (13 punti ciascuno nelle ultime 5 gare, alla pari con la solita Fulgor).

Prima della carrellata sulle altre squadre il solito sguardo d’insieme alle cifre del torneo.
E’ aumentata ancora di più la curiosa tendenza che vede conquistare più punti alle squadre in trasferta di quelle impegnate in casa: 45 vittorie interne e ben 58 fuori. Quasi incredibile: 11 squadre su sedici hanno ottenuto più punti in trasferta che nelle cosiddette mura amiche. Fanno eccezione l’Oriens, il V. Mazzola ed il Medolago; Trezzanese e Suisio hanno fatto gli stessi punti. I pareggi sono diventati merce ancora più rara: 17 in 120 partite. Inzago e Bellusco sono le regine del segno ics con 5 pareggi a testa. Colnaghese, Capriate e Villanova non sanno invece cosa sia la divisione della posta in palio. 

Alle spalle delle due protagoniste del girone si è issato il Capriate. Spezziamo il loro rendimento in tre frazioni di cinque gare ciascuna per vederne meglio il trend (6+9+12) e capiamo immediatamente che sono in netto e costante miglioramento per cui bisognerà fare i conti anche con loro. Useremo lo stesso criterio di valutazione per le altre squadre senza ripeterlo ogni volta.

Oltre alle vittorie fuori casa l’altro tratto che caratterizza il girone S è l’equilibrio. In tre punti , da 23 a 20 e dopo ben 15 giornate, troviamo infatti 9 squadre come a dire che con una vittoria si può parlare di play-off e con una sconfitta si viene risucchiati nelle posizioni pericolose. Diversissimi fra loro i percorsi delle diverse protagoniste.

Ci sono squadre in grandissima risalita basti pensare al Bellusco(5+5+13) o all’Olimpic Trezzanese (4+3+13). Altre in calo dopo exploit nella parte centrale: Sporting V.M. (4+12+7), Inzago (6+11+6), Medolago (7+11+3). La Colnaghese ha perso molta della baldanza iniziale (9+9+3) mentre la Virtus Inzago sembra aver archiviato alla grande l’empasse di qualche settimana fa (8+3+10). Assolutamente invertito il cammino di Mezzago, in calo (10+7+6) e Busnago, in ascesa (6+7+10).

Arriviamo alla zona calda. Ricordiamo che anche quest’anno retrocederà direttamente l’ultima della classifica mentre i play-out riguarderanno solo le due compagini che occuperanno le posizioni 14 e 15. Tutto è possibile nel calcio però il Grezzago sembra quasi spacciato. Dopo il sussulto che ha fruttato 4 punti in due gare è tornato alle sconfitte in serie (0+4+0). Da notare che in casa non ha ancora conquistato un punto. Peggior attacco (15) insieme al V. Mazzola e peggior difesa (39) sono altri sintomi di una situazione ai limiti dell’irreparabile.

Brembatese, Villanova e Suisio  sono , almeno per il momento, le tre squadre coinvolte loro malgrado in un mini-campionato che regalerebbe la salvezza diretta solo all’undici migliore. Mentre il Suisio ha avuto un andamento piuttosto regolare (4+7+3) le altre due squadre sono scivolate nelle sabbie mobili dopo un inizio in gran spolvero. Per i cugini gialloblù (10+3+3) e per il Villanova (9+3+3) un cammino simile e che deve essere obbligatoriamente migliorato per evitare guai grossi.

Ultime curiosità. Brera affermava che la gara perfetta è quella che termina 0-0. Sarebbe quindi oltre modo deluso da un campionato in cui si sono registrati 4 miseri risultati che i cronisti della sua epoca amavano definire ad occhiali (sorprendentemente 2 hanno visto coinvolta la Fulgor). Se amate invece le gare zemaniane andate a vedere la Brembatese o il Capriate rispettivamente con 57 e 56 fra reti segnate e subite. Indovinate invece la squadra alle cui gare si sono visti meno gol ? E’ l’Oriens con 33 reti (le famose 22 fatte e 11 subite), seguita da Sporting V. Mazzola con 34 (15+19).

Io che mi metto a metà fra difensivisti ed offensivisti firmerei perché i gialloverdi finiscano la stagione con 37 reti fatte e 11 subite… In altre parole quindici belle vittorie per 1-0. Troppo bello ? Forse, ma se non si sogna nemmeno nei giorni di Natale…

E’ tutto, alla prossima.




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