Dopo la prima di campionato del settore giovanile, ho sentito qualche commento e allora vorrei lasciare un messaggio come provocazione: “Nello sport non è importante partecipare, ma vincere”.
Perché la vittoria dà fiducia, rinforza l’autostima del singolo e della squadra. Questo significa quindi mettere il massimo impegno per conseguire gli obiettivi. La vittoria è quindi un evento esaltante se raggiunta nel rispetto delle regole e del sano agonismo.
Quali sono le componenti del sano agonismo, necessario per affrontare qualsiasi gara? Sono la sicurezza ed il coraggio, che non significa buttarsi allo sbaraglio o correre inutili rischi, ma giocarsela sempre tutta, perché ci si sente all’altezza di ciò che si deve fare al di là della forza dell’avversario e dell’esito della gara; la tranquillità che è la consapevolezza e la padronanza dei propri mezzi; la costanza per mettere in campo tutte le nostre risorse; l'autocontrollo che è compromesso dalla frenesia, dalla cattiveria e dalla rabbia che, come troppe volte accade nello sport, rendono vano l’impegno.
In sintesi direi che la vera vittoria è essere in pace con se stessi; è il risultato diretto dell'appagamento che deriva dal sapere che si è dato il meglio per raggiungere il traguardo più alto che ci si può porre.
Impegniamoci quindi al massimo ogni singolo allenamento e partita: aggiorniamoci e diamo nulla per scontato, confrontiamoci con tutti senza tralasciare niente. Volendo migliorare sempre e costantemente.
Unicamente la conoscenza, la preparazione, l’esperienza, la competenza, la costanza e l’impegno influiscono sul nostro cammino: solo così possiamo battere l’imponderabile.
Questa è la mia idea di ORIENS...
A chi piace?
Perché la vittoria dà fiducia, rinforza l’autostima del singolo e della squadra. Questo significa quindi mettere il massimo impegno per conseguire gli obiettivi. La vittoria è quindi un evento esaltante se raggiunta nel rispetto delle regole e del sano agonismo.
Quali sono le componenti del sano agonismo, necessario per affrontare qualsiasi gara? Sono la sicurezza ed il coraggio, che non significa buttarsi allo sbaraglio o correre inutili rischi, ma giocarsela sempre tutta, perché ci si sente all’altezza di ciò che si deve fare al di là della forza dell’avversario e dell’esito della gara; la tranquillità che è la consapevolezza e la padronanza dei propri mezzi; la costanza per mettere in campo tutte le nostre risorse; l'autocontrollo che è compromesso dalla frenesia, dalla cattiveria e dalla rabbia che, come troppe volte accade nello sport, rendono vano l’impegno.
In sintesi direi che la vera vittoria è essere in pace con se stessi; è il risultato diretto dell'appagamento che deriva dal sapere che si è dato il meglio per raggiungere il traguardo più alto che ci si può porre.
Impegniamoci quindi al massimo ogni singolo allenamento e partita: aggiorniamoci e diamo nulla per scontato, confrontiamoci con tutti senza tralasciare niente. Volendo migliorare sempre e costantemente.
Unicamente la conoscenza, la preparazione, l’esperienza, la competenza, la costanza e l’impegno influiscono sul nostro cammino: solo così possiamo battere l’imponderabile.
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