Se sei un genitore e vuoi andare a vedere una partita di tuo figlio, ti consigliamo di leggere quello che segue.
I 10 COMANDAMENTI DEL GENITORE-SPETTATORE
- tuo figlio gioca a calcio per fare sport e divertirsi. Non per vincere.
- secondo i regolamenti della Figc, pare che le partite si possano svolgere regolarmente anche se non apri bocca.
- se insulti un arbitro, un avversario o un compagno, metti prima di tutto in difficoltà lui. O peggio ancora, ti imiterà offendendo tutti anche lui. Se poi una sera tornerà a casa senza 4 denti, non chiederti il perché.
- se sbaglia tre passaggi, non fa la diagonale o si divora tre goal, prima di dirgli che fa schifo e che dovrebbe migliorare facendo così o cosà, controlla se nel portafoglio hai il tesserino da allenatore. No? Allora stai zitto
- l'arbitro è una componente del gioco esattamente come il pallone, la porta e i giocatori. Prima di urlargli "idiota", "vergognati", "ma che cazzo fai???", "ladroooo", domandati se hai mai letto il regolamento. No? Allora spreca il tuo fiato per incitare.
- se l'allenatore lo rimprovera o prende una qualsiasi decisione, è per il bene suo e della squadra. Non intrometterti mai.
- stimola la sua autonomia e indipendenza, evitando di essere onnipresente e di decidere sempre su tutto. Se gli prepari ancora la borsa, lo aiuti a farsi la doccia, lo vesti e lo svesti, e lui ha 27 anni, in qualcosa hai sicuramente sbagliato.
- insegna a tuo figlio lo spirito di squadra. Il compagno che sbaglia, non dev'essere deriso ma sostenuto. E poi sbagliano anche Messi e Ronaldo ogni tanto....
- il calcio, come tanti altri sport, è più che uno sport, è una fortuna: amicizie, nuove conoscenze, valori, rispetto per le persone, agonismo, è una scuola di vita. Accompagnalo in questo meraviglioso viaggio in maniera saggia, da genitore vero, condividendo questa fortuna.
- non sei d'accordo con qualcuno di questi punti? Stai a casa. Lui ti vorrà bene comunque.
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